Sei pezzi da mille è un romanzo di James Ellroy, il secondo della cosiddetta trilogia americana. In esso Ellroy ricostruisce le trame e le macchinazioni che sarebbero l'origine di avvenimenti chiave della storia americana miscelando fonti storiche e invenzioni letterarie.
La vicenda inizia il 22 novembre 1963 (assassinio di John Fitzgerald Kennedy a Dallas) e termina il 9 giugno 1968, passando per l'assassinio di Martin Luther King, la spirale militare in Vietnam, le follie del miliardario Howard Hughes, il Ku Klux Klan, gli esuli cubani anticastristi, la Mafia. Così come nel precedente American Tabloid, la narrazione in Sei pezzi da mille si sviluppa seguendo alternativamente il punto di vista dei personaggi principali (Ward Littel, Pete Bondurant, Wayne Tedrow Jr.) e le comunicazioni secretate tra J. Edgar Hoover e vari agenti e collaboratori dell'FBI. Lo stile di scrittura è frenetico, fatto di periodi brevi ed incalzanti.
Il risultato finale è un angosciante affresco degli Stati Uniti, dipinti come una nazione fortemente influenzata dalle lotte e dalle macchinazioni di differenti gruppi di potere che ricorrono ad ogni mezzo alla loro portata per espandere la propria area di influenza.
In questo libro la fenomenologia di Husserl si congeda da ogni equivoco idealistico e diventa sapere del concreto mondo della vita, un sapere tutto centrato attorno a quell'enigma che è il nostro c...
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